Via Francigena

Il Percorso

Sono oltre tremila i chilometri della Via Francigena da Canterbury a Roma e verso Santa Maria di Leuca. Un filo rosso che unisce l’Europa dei popoli e delle culture, toccando 5 stati, 16 regioni e più di 600 comuni. La Via attraversa il Kent, nel Regno-Unito; le regioni Haute-de-France, Grand Est e Bourgogne-Franche-Comté, in Francia; i Cantoni Vaud e Vallese, in Svizzera; e le Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, in Italia. Infine, a Roma lo Stato del Vaticano. 

Facili sentieri di montagna, mulattiere di pietra, vie campestri e viabilità minore, senza traffico, strade bianche tra i cipressi, oppure ombreggiati da solenni pini domestici. Sotto i tuoi piedi scorrono le più antiche strade d’Europa. I segnavia ti guidano lungo il Cammino dove tutte le strade portano a Roma: il percorso ufficiale della Via Francigena, percorribile a piedi e in bicicletta e parzialmente a cavallo, è sicuro, facile, privo di difficoltà tecniche, accuratamente studiato per essere percorso da tutti e a tutte le età.


Storia

Lo sviluppo di Berceto è da ricondursi al passaggio della Via Francigena che metteva in comunicazione la Pianura Padana con la Toscana e, quindi, con Roma. L’arteria viaria assunse particolare importanza nei sec. XI e XIII, quando divenne uno dei principali itinerari per i pellegrini che si recavano a Roma. Nei primi anni del VIII secolo, il re Liutprando fece costruire, sulla cima del monte Bardone, il monastero chiamato Berceto.

Nei secoli successivi, Berceto fu al centro di aspre contese che condussero al succedersi, nella signoria del borgo, delle famiglie Rossi, Da Correggio, Fieschi e Della Scala. Il feudo tornò ai Rossi che ne furono signori incontrastati fino al 1666, quando fu ceduto per debiti alla Camera Ducale. Il nucleo più antico del Borgo conserva un patrimonio edilizio di estremo interesse. Modeste dimore medioevali, pregevoli edifici rinascimentali, portali, finestre, elementi di arredo urbano: Berceto accoglie un’ampia gamma di stili architettonici, tipici della montagna parmense nel periodo dal XII al XVII sec.

All’incrocio delle due arterie principali sorge il Duomo. Rimangono, inoltre, alcune interessanti sculture fra cui la lunetta del portale in facciata e una rara formella. All’interno del Duomo si conserva una campana di bronzo, fusa nel 1497, il ”piviale di S. Moderanno”, stoffa lucchese del XII sec., ed una preziosa raccolta di oggetti liturgici.


Tappa B10 - Da Fornovo a Berceto

Subito dopo Fornovo, si percorre un lungo tratto di provinciale della Val Sporzana per portarsi ai piedi di Bardone e Terenzo, due piccoli borghi caratterizzati dalle bellissime Pievi. Da qui arriviamo alla SS 62 della Cisa che seguiamo fino a Cassio e Berceto, con il Duomo di S. Moderanno.

Al di fuori dei centri abitati non è possibile approvvigionarsi d’acqua.


Tappa B11 - Da Berceto a Aulla

Percorriamo la SS 62 fino al Passo della Cisa e, sempre seguendo la Statale, scendiamo fino alle porte dell’affascinante Pontremoli, sorta tra due corsi d’acqua e caratterizzata dal gran numero di ponti.

Rimaniamo sulla destra orografica del fiume Magra fino ad attraversarlo in località Terrarossa, poco prima di entrare ad Aulla.


Fonte: viafrancigena.org