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DUOMO DI BERCETO

Edificato originariamente quale chiesa del monastero di "Bercetum", oggi distrutto, fondato nel 719 dal re dei Longobardi Liutprando, il duomo fu completamente ricostruito in forme romaniche nel XII secolo e profondamente modificato tra il 1480 e il 1502; nel 1845 fu infine riedificata la facciata in stile neoromanico; della struttura originaria si conservano l'impianto, i due portali d'ingresso principale e secondario, parti delle absidiole tonde e i due pilastri che delimitano il presbiterio. All'interno della settecentesca cappella di Sant'Apollonia, in origine occupata probabilmente dal battistero, sorge il piccolo museo, che conserva un antichissimo calice di vetro, antecedente l'XI secolo.


Santuario della Madonna delle Grazie

Edificato originariamente nel XV secolo come oratorio di un ospizio per pellegrini, il luogo di culto fu reintitolato nella seconda metà del secolo alla beata Vergine delle Grazie in seguito alla traslazione al suo interno dell'immagine della Madonna delle Grazie, fino ad allora collocata nell'ospizio di Santa Maria della Cisa ormai abbandonato; acquisito nel 1533 dagli eremitani agostiniani che trasformarono l'ospizio in convento, fu unito nel 1777 al monastero di San Luca di Parma; soppresso nel 1805 per decreto napoleonico e venduto a privati, fu acquistato nel 1834 don Giambattista Laurenti, che lo donò al vescovo di Parma Vitale Loschi, con la clausola che venisse trasformato in seminario; ristrutturato negli anni seguenti in forme neoclassiche, il tempio fu dotato nel 1862 della nuova facciata neoromanica e nel 1887 del campanile; elevato al rango di santuario nel 1890, fu internamente decorato tra il 1939 e il 1940 e restaurato tra il 1988 e il 1989. La chiesa, ornata con affreschi realizzati da Gino Triglia nel 1939, conserva un monumentale altare maggiore barocco con ancona, realizzato nel XVIII secolo da Giovanni Baratta; al suo interno è collocato l'antico altorilievo della Madonna delle Grazie in terracotta dorata; di pregio sono anche l'altare post-conciliare e l'ambone, poggianti su pilastrini in marmi policromi provenienti dall'altare maggiore smembrato del duomo di Parma.


Santuario della Madonna della Guardia

Costruito in forme neoromaniche e neogotiche tra il 1919 e il 1922 sul passo della Cisa, l'edificio fu elevato a santuario mariano nel 1930 con l'incoronazione della statua bronzea della Madonna della Guardia, proclamata nel 1965 patrona di tutti gli sportivi; la chiesa, circondata da un deambulatorio, ospita un coro ligneo intarsiato neorinascimentale, decorato con piccoli dipinti a olio.


Castello di Berceto

Edificato originariamente nel 1221 dal Comune di Parma, il castello fu a lungo conteso da guelfi e ghibellini; distrutto nel 1313 dall'imperatore Enrico VII di Lussemburgo, che ne investì il cardinale Luca Fieschi, fu assegnato nel 1331 ai conti Rossi, ai quali nel 1337 subentrò Azzo da Correggio; riconquistato dai Rossi, fu teatro nel 1413 della nascita di Pier Maria II de' Rossi, che lo riacquistò nel 1441 dopo la conquista, avvenuta nel 1420, da parte del duca di Milano Filippo Maria Visconti; il condottiero rinforzò e abbellì il maniero, che lasciò in eredità al figlio Bertrando; alienato nel 1666 alla Camera ducale di Parma, il castello nel 1707 fu acquistato dai marchesi Boscoli, ai quali nel 1736 subentrarono i conti Tarasconi Smeraldi, che lo mantennero fino all'abolizione dei diritti feudali decretata da Napoleone nel 1805; profondamente danneggiato, fu parzialmente adibito a carcere, ma successivamente fu utilizzato dai bercetesi quale cava di pietre per la costruzione di numerose abitazioni del borgo; l'area fu in seguito spianata per ospitare un cimitero e poi un campo da calcio e un parco giochi; in vista dell'apertura al pubblico, nel 2004 furono avviati i lavori di scavo e recupero delle rovine, con la realizzazione di rampe e passerelle.

Fonte Wikipedia